Oggi, 23 dicembre, ha aperto la 31° edizione dell Presepe nel Pozzo 2019-2020.

Non mancano, ovviamente, gli oramai tradizionali personaggi meccanici e animatronici a grandezza naturale, né una storia narrata lungo le grotte etrusche e medievali del complesso archeologico del Pozzo della Cava.

Ma le novità sono parecchie, iniziando dal narratore: un inaspettato Giuda Iscariota (la cui versione “fanciullo” è una nuova realizzazione in silicone dell’artista marchigiano Andrea Giomaro) che proverà a destabilizzarci su alcune nostre certezze, dal valore del suo “tradimento” alla missione “gnostica” di Gesù, dal suo “Vangelo” alla modalità di crocifissione in voga al tempo di Cristo, dal valore del compenso a quello che è passato alla storia come il suo suicidio.

E poi la colonna sonora: la laicissima “Ave Maria” di Fabrizio De André eseguita da Antonella Ruggiero, che farà da cornice ad una Natività rivelata a Giuda dopo la sua stessa morte.

Oltre al presepio, poi, anche una mostra sulle monete del tempo di Gesù, con originali della Palestina del I secolo a.C. e del I sec. d.C. e le copie dai conii della Biblioteca Apostolica Vaticana.

Queste ultime saranno “messe all’asta”, con offerte raccolte fino al 12 gennaio e il ricavato andrà a finanziare la costruzione di un grande pozzo per acqua in Etiopia, grazie alla collaborazione con Amref.

Sempre al progetto del pozzo andranno anche le offerte raccolte nel salvadanaio presente all’interno della mostra e 2 euro per ogni copia del libro “Il Pozzo e la Cava” venduta durante il periodo del presepio.