In una Orvieto che si appresta ad accogliere la kermesse musicale di Umbria Jazz Winter, un altro evento sta riscuotendo un successo davvero insperato: la 31° edizione del Presepe nel Pozzo, quest’anno ispirata al Vangelo di Giuda Iscariota.
Il nostro singolarissimo presepio sotterraneo ha sorpreso tutti con una versione totalmente inusuale della narrazione della Natività.
A raccontare gli eventi è infatti un Giuda Iscariota totalmente riabilitato, che fa mettere in discussione parecchie certezze dei numerosi visitatori: dal presunto tradimento all’ipotizzato suicidio, arrivando perfino a minare le origini dell’antisemitismo.
«Lo Strumento», è questo il titolo del Presepe nel Pozzo 2019-2020, a ricordare come Giuda Iscariota, passato alla storia come il peggiore dei traditori, sia stato lo strumento attraverso cui Gesù ha potuto manifestare la propria divinità attraverso la resurrezione.
L’allestimento, realizzato con realistici personaggi animati a grandezza naturale nei nostri sotterranei ricchi di ritrovamenti etruschi e medievali, sta riscuotendo già dai primi giorni apprezzamenti unanimi anche da parte del clero e dei numerosissimi visitatori, per nulla scandalizzati nemmeno dalla cruda scena dell’impiccagione di Giuda e della crocifissione di Gesù, rappresentata in maniera quanto mai filologica.
Ad arricchire l’evento la colonna sonora firmata Antonella Ruggiero e una singolare mostra sulle monete del tempo di Gesù.
Il 31° Presepe nel Pozzo resterà aperto fino al 12 gennaio ed è visitabile tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 20.