Il cortile e gli altri spazi

attorno e sotto le case rupestri di Via della Cava

Il cortile nel tufo

La visita del complesso archeologico del Pozzo della Cava si conclude con il cortile incastonato tra le pareti di tufo del quartiere medievale delimitato dall’imponente muraglione che sorregge Via Malabranca e accompagna ai palazzi nobiliari e dalle facciate delle case rupestri di Via della Cava, in parte costruite ed in parte scavate direttamente nella parete naturale di tufo.
Il dislivello fisico tra le vie corrispondeva, dal Medioevo fino al secolo scorso, ad un dislivello sociale e culturale, tanto che lo scosceso rione della Cava, costituito dalla via omonima e dai vicoli limitrofi, era considerato, fino a non molti anni fa, una zona malfamata, a metà strada tra città e campagna, e non del tutto civilizzata. Anche il dialetto presentava delle differenze con quello parlato negli altri quartieri.
Ancora oggi i Cavajoli, quando si dirigono verso il centro, dicono “andiamo ad Orvieto”, come se questo rione quasi non ne facesse parte.

La Bottega del Pozzo

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e anche spazi per piccole mostre, incontri, presentazioni…