A partire da lunedì 26 aprile il Pozzo della Cava riaprirà i battenti, dopo cinque mesi di chiusura per pandemia. Fino a che resteremo in zona gialla e fino a nuove disposizioni anti Covid-19, i sotterranei saranno visitabili dal martedì al venerdì con orario continuato dalle 9 alle 20; il sabato, la domenica e i festivi solo su prenotazione da effettuarsi almeno un giorno prima, mentre il lunedì sono previste aperture straordinarie secondo flussi e prenotazioni. Sul sito www.pozzodellacava.it sono disponibili gli orari dettagliati e le modalità di accesso.
È una riapertura che arriva a 25 anni esatti da un’altra ripartenza, quella che nel 1996 trasformò un’osteria per militari in un complesso archeologico da visitare.
Il 25 aprile di 25 anni fa, infatti, tornò alla luce la sorgente del Pozzo della Cava, alla fine di un lungo lavoro di svuotamento del pozzo, divenuto negli anni una sorta di enorme butto per calcinacci e immondizie. Dopo poche settimane fu introdotto il biglietto di ingresso e negli anni successivi arrivarono nuove campagne di scavo, il riconoscimento come monumento nazionale e l’inserimento nel Sistema Museale Regionale dell’Umbria.
La trattoria di famiglia si era intanto ristretta per far largo al percorso di visita e, negli anni, ha cambiato anche tipologia di attività, rimodulando l’offerta con l’aggiunta dei libri, dell’artigianato tradizionale e dei prodotti tipici.
Quest’anno ci sarebbe piaciuto presentare il nuovo look de La Bottega del Pozzo proprio il 25 aprile, per ricordare la riscoperta dell’acqua dopo 350 anni esatti dalla chiusura al pubblico del Pozzo della Cava, ma la pandemia di Covid-19 non ce lo ha consentito.
Riapriamo comunque, con le limitazioni che l’attuale fase impone, nella speranza di tornare presto a poter “assembrare” così tanta gente nelle nostre grotte e nei nostri locali come succedeva fino al 2019.