Ci siamo, è tutto pronto (grazie soprattutto ai ragazzi del Tree Climbing Team B) e domani, 23 dicembre 2020, si apre!

Maria, Giuseppe e il piccolo Gesù dormono sereni in una grotticella che si affaccia sulla voragine di 36 metri del Pozzo della Cava, nel quartiere medievale di Orvieto.

Un sonno cullato dalle note di Noa a ricordarci che questo insolito Natale 202 non è che una pausa in una normalità che speriamo sempre più vicina.

Accanto a loro, il lungo solco del pozzetto etrusco che arriva fino alla luce che illumina la sorgente.

La pandemia non ha permesso l’allestimento con personaggi semoventi a grandezza naturale lungo il percorso di grotte, ma abbiamo voluto in ogni caso mantenere viva la tradizione con una edizione ridotta all’essenziale e Covid-free (visibile dall’esterno).

E oggi sono arrivati anche i magi, con mascherine e protezioni, a portare, assieme a oro, incenso e mirra, anche gel, mascherine e vaccino.

Non è affatto un gesto di provocazione o di strumentalizzazione spicciola, ma il desiderio di porre l’accento su come quei tre saggi abbiano fatto un gesto davvero sovversivo, offrendo doni preziosissimi al più povero dei bambini; sarebbe bello che anche oggi tutte le cure e le attenzioni e i presidi sanitari potessero giungere fino ai più poveri e abbandonati della Terra.

Proprio con questo auspicio auguriamo a tutti un felice Natale ed un sano e sereno 2021.

 

La Natività sarà visibile dalle 10 alle 18 di tutti i giorni dal 23 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 compresi.

 

Qui di seguito alcune piccole considerazioni sui magi e sulla scelta dei doni:

:: MIRRA: I magi sono SCIENZIATI che cercano un UOMO. La mirra è l’unguento con cui si cospargono i morti, non era difficile abbinarlo al gel che uccide il virus. Oggi i magi sono tutti coloro che cercano di scoprire la verità e lo fanno impegnandosi per proprio conto, a differenza dei pastori che, senza l’annuncio dell’angelo, non avrebbero mai saputo della nascita del Redentore: tutti noi possiamo essere magi quando comprendiamo che bisogna avere nel proprio bagaglio studio e strumenti per poter capire ed interpretare il mondo, sono magi coloro che ci informano dalle giuste fonti, che comunicano con passione e sacrificio e che cercano l’essenza delle cose.

:: INCENSO: i magi sono SACERDOTI che cercano un DIO. L’incenso veniva bruciato sugli altari perché gli odori giungessero al respiro divino, perciò è abbinato alle mascherine che salvaguardano il nostro respiro e non danneggiano quello degli altri. Oggi i magi sono tutti coloro che ricercano quanto di più divino un essere umano possa compiere: salvare la vita, con farmaci, cure, ricerche; prolungarne la durata e migliorarne la qualità. Il rispetto di una vita dignitosa è quanto di più altro si possa compiere, è il modo terreno di partecipare al divino, comunque lo si intenda.

:: ORO: i magi sono RE che cercano un RE. L’oro, simbolo di regalità, era riservato solo ai vertici della società, perché preziosissimo, come prezioso è adesso il vaccino per la pandemia. Oggi i magi possono essere tutti coloro che, come i saggi del racconto evangelico, compiono un atto totalmente sovversivo: portare dell’oro ad un bambino così umile che non ha nemmeno una casa in cui nascere. L’augurio è che politici e imprenditori del farmaco possano compiere di nuovo questo gesto, facendo giungere cure e vaccini sicuri ed efficaci anche ai più miseri della Terra.