2009-2010
GLI ESSENI – i figli della luce

La ventunesima edizione del Presepe nel Pozzo è stata incentrata sugli Esseni, che costituivano una delle comunità ebraiche più attive nella Palestina di 2000 anni fa.
Moltissimi studiosi concordano che la formazione di Gesù prima dei trent’anni sia avvenuta in una comunità essena, per le forti analogie tra i dettami di quella setta e le predicazione del Nazareno.
Gli Esseni erano infatti contrari alla violenza, rifiutavano di essere arruolati e di fabbricare armi, professavano l’uguaglianza di tutti gli uomini e aspettavano la venuta del Re dei Giudei.
Abbiamo immaginato che quegli iniziati, così vicini ai futuri insegnamenti del Cristo, fossero stati a conoscenza, al pari dei magi del racconto evangelico, della nascita di Gesù, tanto da accogliere Maria [la giovane Miriàm] nelle loro grotte.

Dal 23 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010

Gli Esseni vestivano di bianco e vivevano in comunità isolate nelle grotte della Palestina; professavano l’uguaglianza di tutti gli uomini e la risurrezione dei morti; praticavano il battesimo, la preghiera quotidiana e la comunanza dei beni; celebravano cene rituali in cui il sacerdote distribuiva pane e vino dopo averli benedetti.

Gli Esseni erano i Figli della Luce, erano gli Ebrei in contatto diretto con gli Angeli di Yahweh, gli unici uomini in grado di scrutare il futuro e predire quando si sarebbe incarnato il Re dei Giudei. Ai tempi di Gesù si contavano circa quattromila Esseni: si distinguevano in Ossaeani e Nazareni; i primi proibivano l’uso dei libri di Mosè, mentre i secondi rispettavano i comandamenti e tutte le osservanze ebraiche, ma non offrivano sacrifici animali. Alternavano la preghiera con il lavoro dei campi, l’allevamento e l’artigianato, erano contrati alla violenza, rifiutavano di essere arruolati e di fabbricare armi. Non commerciavano, non avevano schiavi e si servivano a vicenda

Gli Esseni vivevano in comunità esclusivamente maschili; le donne erano tenute al di fuori degli spazi sacri. Si racconta, però, che una volta una sedicenne di nome Miriàm sia stata invitata ad entrarvi; fu un esseno vestito di bianco ad andare da quella ragazza per rivelarle che gli Angeli  avevano annunciato che proprio lei avrebbe dato alla luce il Re dei Giudei. La giovane, accompagnata dal suo sposo, si recò a partorire nelle grotte degli Esseni Nazareni, che subito adorarono il Bambino. Si dice che sia successo vicino a Bethlehem e che il figlio sia stato conosciuto come “il Nazareno”

Ma quel bambino non era il messia che i sacerdoti esseni attendevano da secoli. Neppure i rigidi insegnamenti dei Figli della Luce seppero trattenerlo sulla via della pura obbedienza alla legge ebraica. Si racconta che a trent’anni il Nazareno abbandonò gli Esseni per andare a predicare una nuova legge, senza comunità isolate e senza differenze tra uomini e donne.

Gesù era un esseno?

Numerosi parallelismi rituali e dogmatici, dalla risurrezione dei morti alla cena con pane e vino benedetti, dal battesimo all’uso del calendario solare, hanno nel tempo fatto pensare che sia Gesù che i primi cristiani fossero in realtà degli Esseni.
La grande apertura nei confronti delle donne, il rifiuto dell’isolamento ascetico, oltre a una moltitudine di altri elementi, hanno smentito questa ipotesi, così come quella sulle presunte frequentazioni buddiste del Cristo.
A tutt’oggi, in ogni caso, moltissimi storici sono fermamente convinti che la formazione di Gesù abbia avuto dei forti richiami alla spiritualità essena e che lo stesso epiteto di “Nazareno” sia da riferire alla sua iniziale appartenenza alla comunità degli Esseni Nazareni, specie considerando i forti dubbi sull’esistenza del villaggio di Nazareth nel I sec. d.C.
Senza addentrarci sulla effettiva esistenza del personaggio storico di Yeshua ben Joseph (Gesù figlio di Giuseppe) e sul suo reale luogo di nascita (presumibilmente collocato tra Bethlehem e Masada), la ventunesima edizione del Presepe nel Pozzo vuole immaginare la nascita del (presunto?) Re dei Giudei nelle grotte degli Esseni, riconoscendo a Maria il ruolo della donna benedetta che, con la sua presenza immacolata, non avrebbe compromesso la santità dell’ambiente fatto di soli uomini puri.
La leggenda dell’Annunciazione Essena e alcuni richiami alla Pasqua Fiorita hanno fatto da corollario all’insolita Natività del 21° Presepe nel Pozzo, che, così come ha costruito la tesi di un Gesù esseno, l’ha distrugge alla fine, proponendo una lettura della vita di quel Bambino che supera i limiti e le visioni della stessa comunità in cui avvenne la sua nascita e la sua formazione.

Curiosità

  • Diurno apparente: le grotte del Pozzo della Cava hanno fatto sia da scenario che da introduzione al presepio, con alcune istallazioni-diorami a grandezza naturale che hanno descritto le peculiarità della comunità essena che viveva nell’attesa della nascita del Re dei Giudei. Ad arricchire queste scene di introduzione ha pensato il giovane pittore umbro Luca Morganti, con alcune sue tele ispirate al tema della leggerezza, della luce e del bianco, in perfetta sintonia con gli Esseni, asceti vestiti di bianco considerati “i figli della Luce”. Per tutta la durata del presepio è stata anche allestita, all’uscita del presepio, una piccola mostra delle opere grafiche di Luca Morganti, dal titolo “Diurno apparente”.
  • Il seno di Maria: la volontà di rappresentare l’idea della purezza ha portato all’audace scelta stilistica di ritrarre Maria poco dopo l’allattamento, sfinita, col seno nudo sotto gli occhi degli Esseni. Il gradimento del pubblico è stato oltre ogni aspettativa, e gli “scandalizzati” si sono davvero contati sulle dita di una mano, a conferma che la purezza e la perversione abitano soltanto negli occhi di chi guarda.

Ideazione e progetto – ricerca storica e scelta del tema – realizzazione personaggi e movimenti – allestimento – scene e costumi – luci ed effetti scenici – ricerche e scelte musicali – ufficio stampa  – grafica materiale promozionale: Marco Sciarra con l’aiuto, sporadico ma a volte risolutivo e sempre gradito, dei famigliari, sia attuali, sia di origine, sia acquisiti | volti e trucco: Fanta X – Creature Studios – Rosario Prestopino – Mauro Fabriczky – Marco Sciarra | animali: Fanta X – Sara Catanzaro – Marco Sciarra | reborn (rigenerazione di una bambola in un “bimbo” realistico) del Gesù Bambino dormiente: Fiorenza Biancheri | l’esseno del manifesto e del materiale promozionale è Emanuele Prota