2014-2015
L’ALTARE DI FRANCESCO
-Greccio 791 anni fa-

Greccio, vigilia di Natale 1223: Giovanni di Bernardone, meglio noto come Francesco di Assisi, con l’aiuto dei signori di Greccio, realizza il primo presepio vivente della storia.
Non importa se quella del santo frate sia stata una scelta piena di buoni sentimenti o il gesto polemico di chi stava lottando col Papa per far riconoscere la propria scelta di povertà, quello che conta è che quella notte, una grotta sperduta degli Appennini divenne Betlemme.

Dal 23 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015

Pace e Bene! Sono Frate Leone, amico fraterno e confessore di Giovanni di Pietro Bernardone, meglio conosciuto come Francesco d’Assisi. A me il santo frate ha confidato i suoi segreti più intimi, i suoi desideri e le sue aspirazioni.
Francesco, sebbene figlio di ricchi mercanti, nacque nella stalla di casa, in un giorno imprecisato tra il 1181 e il 1182. Ebbe una gioventù molto viva, durante la quale sperimentò gli studi, i lussi e le baldorie, ma anche la guerra, il carcere e la malattia. Fu nell’inverno del 1206 che decise di rinunciare alle ricchezze paterne e partire come eremita, per seguire la sua amata Madonna Povertà.
Francesco e i suoi compagni vivevano nell’assoluto rispetto del Vangelo. Quando mi unii a loro, erano ancora pochi frati, quasi tutti laici. Sperimentavamo ogni giorno la perfetta letizia tra preghiere, elemosine e cure ai lebbrosi. Col passare degli anni i frati aumentarono a dismisura e diventava sempre più difficile far vivere tanta gente come «Cristo povero, nato e vissuto povero, giunto nudo sulla croce e sepolto in una tomba non sua».

Nell’estate del 1220 Francesco dovette interrompere il suo viaggio in Terra Santa per tornare ad Assisi, dove erano sorti molti contrasti e divisioni tra i suoi frati, in merito al possesso di proprietà e ricchezze. Il suo grande sogno di visitare la grotta di Betlemme, dove Nostro Signore si era fatto povero tra i poveri, nascendo in una mangiatoia, svanì miseramente. Il santo frate visse il ritorno ad Assisi come un’altra sconfitta: il progetto di una comunità che vivesse la povertà evangelica era ormai sostanzialmente fallito, così abbandonò la guida dell’ordine per ritirarsi, insieme a me e pochi altri fidati compagni, nei boschi vicino Greccio.
Nel novembre del 1223 Papa Onorio III approvò la Regola dei Frati Minori, molto più blanda della prima Regola che Francesco, quattordici anni prima, aveva sottoposto a Papa Innocenzo III. Fu un altro fallimento per  il santo frate, ormai seriamente malato.

Era la vigilia di Natale del 1223. A Roma Papa Onorio III celebrava in pompa magna la Messa di Natale davanti alle reliquie della mangiatoia di Betlemme a Santa Maria Maggiore, in una cappella sovrabbondante d’ori e di argenti. Francesco, invece, aveva chiesto ai signori di Greccio, Giovanni Velita e Madonna Alticama, di far allestire un altare in mezzo al bosco, su una mangiatoia, con un bue e un asino, per far celebrare lì la Messa della notte di Natale, perché tutti vedessero «con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato» a nascere Nostro Signore, fattosi Eucarestia per noi.
Mai assistetti a prodigio più grande: durante quella Messa tutti i presenti ebbero la visione del Santo Bambino ridestato da un sonno profondo, simile alla morte. Francesco era commosso e felice, seraficamente sereno nel suo amore per Madonna Povertà. Greccio quella notte era Betlemme.

«San Francesco salta a piè pari tutte le asperità che l’uomo incontra nel suo cammino e ne fa delle dolcezze»
Alda Merini – Francesco, canto di una creatura

Ci sono voluti 790 anni da quel Santo Natale perché un papa scegliesse di chiamarsi Francesco e affermasse di volere «una Chiesa povera per i poveri»

Curiosità

  • Patrocini della 26a edizione: al patrocinio del Comune di Orvieto e della Regione Umbria, dato il tema particolare del 26° Presepe nel Pozzo, si sono aggiunti, con nostro grande piacere e onore, quelli della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, della Proloco e del Comune di Greccio
  • Successo: il presepio dedicato a San Francesco è stato il più visitato delle 26 edizioni e uno dei più “mediatici”, con servizi e speciali dedicati all’evento da importanti testate nazionali e internazionali
  • Papa Francesco: dato l’esplicito riferimento a Papa Francesco, diversi visitartori -sia prelati che laici- hanno scritto al pontefice inviando foto e filmati del presepio
  • Paolo Bonolis: il Presepio 2014-2015 ha goduto di un testimonial involontario, Paolo Bonolis, che, ospitando l’autore nel suo quiz show «Avanti un altro», ha parlato a lungo del nostro evento e delle sue particolarità

Ideazione e progetto – realizzazione personaggi – scene e costumi – luci ed effetti scenici – ufficio stampa – grafica: Marco Sciarra | Maria e Gesù di Greccio: Andrea Giomaro | volti, incarnati e trucco personaggi: David Bracci – Sara Catanzaro – Carlo Diamantini  Erica Buzzi – Special Makeup Studio – Marisa Paisio – Fiorenza Biancheri – Creature Studios – Marco Sciarra – Francesca Montanari |animali: Sara Catanzaro – David Bracci – Marco Sciarra | drappi: Francesca Montanari | allestimento: Marco Sciarra e famiglia | allestimento all’interno del pozzo: Marco Santopietro