2002-2003
SALOMÈ
the unbelieving midwife

[available in Italian only]

In un piccolo sperduto centro della Palestina, tra la quiete di una natura sorprendentemente rigogliosa, si consuma un piccolo dramma, risolto poi in un superbo miracolo del neonato Messia.
Una levatrice locale, di nome Salomè, accorsa per assistere Maria partoriente, non crede nella sua verginità e insiste per verificare di persona, ma, non appena inserite le dita, la sua mano le si stacca a cade a terra tra atroci dolori. Soltanto pentendosi e sfiorando gli abiti del Santo Bambino, l’incredula ha di nuovo la sua mano risanata.
È stato un presepio molto diverso dal solito, che ha cercato di conciliare Vangeli canonici e Vangeli apocrifi, ma soprattutto di fondere, per la prima volta, ricostruzione storica e ambientazioni sonore new age: una nuova sfida per un evento orvietano che non ha mai esitato a rimettersi in discussione ogni anno, ed è stato un successo!

Dal 23 dicembre 2002 al 12 gennaio 2003

La figura di Salomè nel protovangelo di Giacomo

Ma Salomè rispose: «Come è vero che vive il Signore mio Dio, se non introdurrò il mio dito ed esaminerò la sua natura, non crederò mai che una vergine abbia partorito».
E Salomè introdusse un dito nella natura di lei e mandò un urlo e disse: «Maledizione alla mia empietà e alla mia incredulità! Poiché ho messo alla prova il Dio vivente, ed ecco la mia mano si stacca da me, arsa dal fuoco».
Ed ecco un angelo del Signore le fu presso, dicendole: «Salomè, Salomè, il Signore ti ha dato ascolto: accosta la tua mano al bambino e sollevalo, e sarà per te salute e felicità».
dal Protovangelo di Giacomo XIX-XX

Curiosità

L’edizione 2002-2003 del Presepe nel Pozzo è stata senza dubbio quella che più ha scatenato la stampa e l’opinione pubblica, essendo il primo presepio ispirato ad un Vangelo Apocrifo, e proponendo una scena (quella della mano tagliata della levatrice incredula) non proprio “da presepio”, anche se spesso rappresentata nell’iconografia sacra.
I mass media sono andati a nozze con l’accaduto e hanno gonfiato il caso fino a farlo approdare in alcune trasmissioni della RAI, mentre i forum dei quotidiani on-line locali si sono velocemente riempiti di messaggi pro e contro la scelta di rappresentare qualcosa che esulasse dai canoni agiografici della tradizione cristiana, che preferisce l’idillio bucolico col bue, l’asinello e la neve che cade, spesso senza sapere che il bue e l’asino appaiono SOLO sui Vangeli apocrifi, e che Gesù è nato un pochino più a sud della Svizzera di Heidi.

Ideazione e progetto – ricerca storica e scelta del tema – realizzazione personaggi – movimenti – realizzazione e trucco animali – scene e costumi – luci ed effetti scenici – ricerche e scelte musicali: Marco Sciarra | realizzazione volti e trucco: Rosario Prestopino – New Effect – Creature Studios – Marco Sciarra | allestimento: Marco Sciarra e Famiglia | allestimento all’interno del pozzo: Marco Santopietro | manufatti in ferro: Trento Brandoni – Marco Sciarra | grafica materiale pubblicitario: Penta Editore