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> 2000-'01 I RE PELLEGRINI
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> 1997-'98 IL CARAVANSERRAGLIO
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il presepio cresce:
> 1995-'96 I RUMORI DEI MESTIERI
> 1994-'95 I DONI DEI MAGI
solo nel pozzo
tridimensionali:
> 1993-'94 LA FAMIGLIA
> 1992-'93 LA COMETA
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i primi presepi:
> 1990-'91 IL FIRMAMENTO
> 1989-'90 LA PACE
2000-2001
I RE PELLEGRINI
[trilogia del Giubileo – la vita intellettuale]
Orvieto, Natale 2000: il 29 luglio di 2007 anni fa le stelle preannunciavano la nascita di un grande re a Betlemme, alcuni magi si mossero da oriente per raggiungere quel paese straniero, e trovarono il re in una mangiatoia…
Da questa ipotetica ricostruzione astrologica della data di nascita del Redentore ha preso spunto l’allestimento del Natale 2000, ponendo l’accento sulla vita intellettuale della Palestina di venti secoli fa, e vivendo l’evento dal punto di vista dei magi, in viaggio in una terra stranissima, in cui si parlava aramaico e si pregava in ebraico, si scriveva in greco e si leggeva in latino.
Dal 23 dicembre 2000 al 7 gennaio 2001
Duemila e sette anni prima del duemila…
Il 29 luglio del 7 a. C., data di inizio dell’anno siriano, Giove e Saturno erano in congiunzione, così come il sole e il “piccolo re” (la stella nota anche come “cuore del leone”). Per gli astrologi del tempo era il cielo di un evento eccezionale: la nascita di una persona straordinaria, di un grande re che avrebbe dominato il mondo.
E così, seguendo questa ipotetica ricostruzione, il presepio ha ruotato attorno alle figure di questi tre magi, studiosi delle stelle in viaggio in una terra straniera e stranissima, i primi veri pellegrini della cristianità che si trovarono in una terra aspra e ostile, dominata dai Romani e abitata da un popolo che non conosce letteratura al di fuori della Bibbia.
Dopo aver esaminato gli aspetti della vita materiale [1998-’99] e della vita religiosa [1999-2000], l’accento è stato posto nell’edizione 2000-2001 sulla vita intellettuale del “Popolo del Libro”, che era paradossalmente quasi senza libri.
Un pretesto per proiettarci in quello spicchio di mondo, nei pochi istanti che seguirono la nascita di Gesù, in una calda sera d’estate, coi pastori all’aperto e una sedicenne che aveva partorito in una mangiatoia.
Curiosità
Per alcuni giorni il 12° Presepe nel Pozzo è stato uno degli argomenti preferiti dalla stampa locale e non, facendo interessare anche la RAI all’audace scelta degli organizzatori di mostrare, audite audite, nientepopòdimenoché un seno di Maria nell’atto di allattare il piccolo Gesù appena nato.
Secca la nostra risposta alla stampa: «L’atto dell’allattamento è a nostro avviso una delle azioni più poetiche di una madre, inoltre la nudità del seno è ridotta al minimo indispensabile, dato che soltanto uno dei capezzoli è parzialmente visibile. Non sono pertanto previste correzioni dell’ultimo minuto o censure a quella che è e resta la rappresentazione di un gesto naturale quale l’allattamento al seno, anche se questo potrebbe continuare a turbare qualche frustrato spettatore».
Ideazione e progetto – ricerca storica e scelta del tema – realizzazione personaggi – movimenti – realizzazione e trucco animali – scene e costumi – luci ed effetti scenici – ricerche e scelte musicali: Marco Sciarra | realizzazione volti e trucco: Creature Studios – Rosario Prestopino – Marco Sciarra | allestimento: Marco Sciarra e Famiglia con l’aiuto di Romina e Gabriele Laschino | allestimento all’interno del pozzo: Marco Santopietro | manufatti in ferro: Trento Brandoni – Marco Sciarra | riversamenti musicali: Futura Recording Studio | grafica materiale pubblicitario: Penta Editore