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> 1995-'96 I RUMORI DEI MESTIERI
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i primi presepi:
> 1990-'91 IL FIRMAMENTO
> 1989-'90 LA PACE
2015-2016
L’UOMO DELLO SCANDALO
edizione speciale per il Giubileo della Misericordia
Il caso ha voluto che il presepio ispirato alla Misericordia cadesse proprio nel Natale del Giubileo Straordinario a lei dedicato
È stato proprio Gesù a raccontarci, a ritroso, alcuni episodi della sua vita, compresa la censura al racconto dell’adultera operata dalle prime comunità cristiane. È stato lui a condurci, sempre a ritroso attraverso i suoi scandali e le voci dei detrattori, alla sua nascita, non certo avvenuta nel trionfo di una reggia o nella purezza del tempio edificato per suo Padre, ma in una stalla, tra gli impuri, tra i pastori che, secondo i suoi contemporanei, dovevano essere uccisi dagli angeli il giorno della venuta del Messia. Invece gli angeli di Gesù li invitano, con loro grande sorpresa e meraviglia, ad essere i primi testimoni della Salvezza nella Misericordia.
Dal 23 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
Voi chi dite che io sia? Lc 9,20 Sono Yehoshua ben Yosef, nato a Bethlehem più di duemila anni fa. Per alcuni sono il Messia, per altri un semplice profeta, per altri ancora non sono mai esistito. Per quasi tutti i miei contemporanei sono stato solo capace di dare scandalo.
Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Lc 24,5 Dissero che non ero risorto e che avevano trafugato il mio corpo di notte. Dissero pure che non ero morto, ma mi avevano drogato per farmi risvegliare dopo la deposizione dalla croce.
Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno Lc 23,34 Dissero che ero un buono a nulla, perché avevo perdonato i soldati che mi stavano crocifiggendo invece di sgominare tutti i Romani per liberare la mia terra oppressa. Dissero che ero un fallito, perché avevo lasciato che mi uccidessero invece di sterminare i peccatori e i non circoncisi.
Non potete servire a Dio e a mammona Lc 16,13 Dissero che ero un folle indemoniato quando cacciai i mercanti e i cambiavalute dal Tempio di Yerushalmi.
È più facile per una grossa fune* passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio! Lc 18,25 [*“kamilos”, spesso confuso con “kamelos”, e tradotto con “cammello”] Dissero che i miei racconti erano scandalosi: un samaritano più misericordioso di un fariseo, un padre che festeggia il ritorno del figliol prodigo, una ragazza che gioisce per una dracma che aveva smarrito, un pastore che esulta per la pecora ritrovata, o ancora un padrone di casa che condivide il suo sontuoso banchetto coi più poveri e derelitti.
Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà Lc 18,17 Dissero che ero impuro perché avevo toccato un lebbroso e mi ero fatto sfiorare da un’emorroissa. Dissero che ero uno stolto a dare confidenza alle donne e a trastullarmi coi bambini, considerati alla stregua degli animali.
Beato colui che non si scandalizza di me Mt 11,6 Dissero che non ero il Messia promesso da Yohannan il battista, che preannunciava un vendicatore che avrebbe distrutto col fuoco e non un mite che voleva costruire con l’amore.
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi Lc 5,31-32 Dissero che ero un pervertito perché mi sono lasciato massaggiare i piedi da una prostituta, non mi sono sposato e vivevo nella lussuria con altri dodici uomini. Dissero che ero un corrotto, perché avevo frequentato le case dei pubblicani, ladri e miscredenti, e ne avevo accolto uno tra i miei seguaci.
Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato? Lc 14,5 Dissero che ero un sacrilego perché avevo guarito una donna di sabato. Dissero che ero un infedele perché non mi comportavo come i farisei, quelli che più si davano da fare con preghiere e precetti per essere santi, più si allontanavano da Dio.
Quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi;e sarai beato perché non hanno da ricambiarti Lc 14,13-14
Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei Gv 8,7 (già Lc 21,45) Non dissero nulla quando salvai la vita di una ragazzina accusata di adulterio, sebbene ci siano voluti alcuni secoli prima che le comunità cristiane ne tollerassero il racconto [è ormai storia nota che gli undici versetti “pericolosi” del Vangelo di Luca furono rifiutati dalle prime comunità di cristiani, per finire poi, nel terzo secolo, all’interno del Vangelo di Giovanni].
Come è possibile? Non conosco uomo Lc 1,34 Dissero che non ero degno di entrare nel tempio perché mia madre discendeva da una lunga genealogia di prostitute, assassine e pagane. Dissero che ero un bastardo, con il nome scelto da mia madre, che mi aveva avuto da una relazione adultera con un soldato romano chiamato Pantera.
Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce Lc 2,9 Già quando venni al mondo doveva essere chiaro che la mia vita sarebbe stata uno scandalo, perché non nacqui nella mia casa, né in una reggia come all’inizio credettero i Magi, ma in una stalla, tra gli animali. L’angelo del Signore non annunciò la mia nascita ai sacerdoti e agli scribi, ma a dei semplici ed umili pastori, degli ‘am ha-aretz, ignoranti delle Scritture, esseri senza diritti, con la stessa dignità delle pecore che stavano sorvegliando.
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato. Lc 6,36-38
Nella mia vita ho dato scandalo molte volte, continuando imperterrito per la mia strada nonostante le maldicenze più crudeli e spietate. Ho provato a spiegare che l’amore di Dio è un dono da accogliere, non una ricompensa da guadagnarsi. Perché Dio ama, non premia e non punisce. Perché Dio salva e non giudica, non guarda i meriti, ma i bisogni dei suoi figli. Non è vero che l’uomo deve essere degno e puro per accogliere il Signore, ma è accogliere il Signore che lo rende degno e lo purifica. Nell’amore e nella condivisione col prossimo sta la gioia piena, che si può raggiungere già su questa terra. Ma tutto questo, duemila anni fa, era uno scandalo, e per troppi lo è ancora oggi. L’amore è scandaloso perché rende liberi, non è uno strumento di potere come la paura. Ho sempre e solo proclamato l’amore, nonostante quello che hanno detto di me e che hanno provato a farmi dire. Sono io l’uomo dello scandalo, uno scandalo chiamato Misericordia.
Vostro fratello Yehoshua ben Yosef
Curiosità
- Il logo e l’inno del Giubileo Straordinario: il 27°Presepe nel Pozzo ha ricevuto dalla Santa Sede l’autorizzazione all’uso del logo ufficiale dell’Anno Santo della Misericordia sul materiale promozionale e dell’inno come colonna sonora della Natività
- Giuseppe animatronico: grande apprezzamento per la scena della Natività, arricchita dal nuovo Giuseppe semovente, realizzato dall’artista marchigiano Andrea Giomaro
- Il “Gesù”-modello: il bel Gesù dei manifesti, interpretato dal modello orvietano Giulio Biagioli, è stato scelto anche dal rotocalco cattolico della RAI “Sulla Via di Damasco” per una puntata dedicata ai presepi più significativi d’Italia
- Libri di riferimento: per la prima volta abbiamo parlato direttamente con gli autori dei testi a cui ci siamo ispirati, sia Corrado Augias (Inchiesta su Maria /Inchiesta su Gesù) che Padre Alberto Maggi (versetti Pericolosi), con cui abbiamo intrattenuto una intensa corrispondenza via Facebook; a loro i nostri sinceri e sentiti ringraziamenti
Ideazione – allestimento – realizzazione personaggi – grafica: Marco Sciarra | personaggi animatronici della Natività: Andrea Giomaro | volti, incarnati e trucco: David Bracci – Sara Catanzaro – Carlo Diamantini – Erica Buzzi – Special Makeup Studio – Creature Studios – Marco Sciarra – Francesca Montanari | tele: Francesca Montanari | testimonial del materiale pubblicitario: Giulio Biagioli